Dal Senato una chiamata collettiva: competenze, sinergie e benessere per il futuro del lavoro
23 settembre 2025. Nella cornice istituzionale della Sala Atti Parlamentari presso il Senato si è concluso il viaggio del Net Forum 2025, che nel corso dell’anno ha toccato Milano e Capri per approdare nella capitale con il suo Summit finale. Un momento non solo di bilancio, ma soprattutto di rilancio: istituzioni, enti di formazione, fondi interprofessionali, parti sociali e imprese si sono confrontati per raccogliere i frutti di un anno di dialoghi e sperimentazioni, racchiuse in un Libro Bianco dedicato alla II edizione Società Intelligente.
L’atmosfera era quella delle grandi occasioni. Nei saluti iniziali si è subito colta la consapevolezza che la formazione continua è la vera chiave per affrontare il presente, fatto di intelligenza artificiale, automazione e nuovi modelli organizzativi. La sfida è duplice: da un lato sostenere i lavoratori nell’acquisizione di nuove competenze, dall’altro garantire alle imprese strumenti capaci di accompagnarle nei cambiamenti di mercato.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Francesco Zaffini, che ha scelto, tra le metafore del Libro Bianco 2025, quella del mare per raccontare la sfida educativa del nostro tempo:
«La formazione è un moto perpetuo, come il mare. Deve accompagnare ogni fase del cambiamento, anche quello legato all’intelligenza artificiale».
Parole che hanno trovato eco nell’intervento della Senatrice Susanna Camusso, che ha messo in guardia: troppo poche imprese italiane investono nella formazione, mentre cresce l’attenzione verso lo strumento digitale. Ma a cosa serve la tecnologia senza le competenze per governarla?
Il Sindaco di Capri, Paolo Falco, ha riportato l’attenzione sul valore della persona e dei luoghi, sottolineando come «le isole ci insegnano a fermarci, a guardare la natura, a riflettere». È questa vocazione alla lentezza e alla cura che fa di Capri il cuore del progetto Net Forum.
Il Libro Bianco 2025: una mappa collettiva
Uno dei momenti più significativi è stata la presentazione del Libro Bianco 2025, co-curato da Ugo Calvaruso (Managing Director di Innovazione e Apprendimento) e Marinella Perrini (Responsabile Media Relations INPS).
Il Libro Bianco non un semplice rapporto tecnico, ma un testo “aperto”, che combina dati e analisi con metafore e immagini, trasformandoli in strumenti di comprensione, emozione e azione. Una mappa collettiva di orientamento, da riscrivere e arricchire continuamente con il contributo di tutti gli attori del sistema e di chi crede fortemente nella missione di questo progetto. Marinella Perrini lo ha descritto come una lente per interpretare i dati e trasformarli in azione:
«Quello che spesso manca non sono i dati, ma la lente per interpretarli. Per questo abbiamo scelto metafore e immagini: perché la buona formazione non è mai soltanto trasmissione di nozioni, ma trasformazione. È l’emozione a rendere la conoscenza un’esperienza viva; senza emozione, resterebbe solo informazione».
Il co-curatore Ugo Calvaruso ha aggiunto che il Libro Bianco ci insegna come «la formazione non può più essere ridotta a un conteggio di ore: deve diventare la creazione di veri ambienti di apprendimento, spazi di sospensione dal ritmo quotidiano in cui fermarsi, riflettere e dare forma all’azione. E ora spetta a noi trasformare le riflessioni in azioni concrete».
clicca qui pre-ordinare la tua copia di Libro Bianco 2025. il libro sarà presente nelle librerie a partire da gennaio 2026, ma puoi ritirarlo presso gli evento organizzati del net forum o chiedere la spedizione.
Lavorare insieme: dallo Stato alle Regioni, dalle imprese ai fondi
La sessione sulle sinergie multilivello ha mostrato esempi concreti di coprogettazione, portando le testimonianze di Elvio Mauri (Direttore Fondimpresa), Romano Benini (Consulente del Ministero del Lavoro) e Simone Cappelli (Rappresentante della Conferenza Stato-Regioni e Dirigente Regione Toscana).
Quando Stato, Regioni, fondi interprofessionali e parti sociali lavorano insieme, le politiche si traducono in soluzioni reali. Inclusione, apprendimento permanente e nuove opportunità occupazionali non restano principi astratti, ma diventano esperienze tangibili che incidono sulla vita delle persone. Qui si è toccata con mano la differenza tra parole e realtà.
Elvio Mauri (Fondimpresa) ha ricordato un caso emblematico:
«Tra il 2019 e il 2020, grazie all’ascolto della già Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo riuscimmo, come Fondo interprofessionale, a lanciare un avviso mirato agli occupabili e quindi a riportare centinaia di persone nel mercato del lavoro. Una norma generale si trasformò in opportunità concreta, cambiando davvero la vita delle persone».
Questo, come altri esempi portati da Romano Benini e Simone Cappelli, dimostra come la coprogettazione tra Stato, Regioni e fondi possa trasformare i bisogni in soluzioni reali: quando il dialogo multilivello funziona, le politiche non restano sulla carta ma diventano percorsi che incidono direttamente sulla vita delle persone.
Regole semplici, impatti concreti
Il dibattito sulla governance ha acceso i riflettori su un tema delicato: le regole. Il tema emerso è il bisogno di regole semplici, condivise e orientate ai risultati. Superare la logica burocratica della sola rendicontazione per misurare invece l’impatto delle politiche. Tre le parole chiave indicate come guida: fabbisogno, competenze, valutazione.
Paola Nicastro (Presidente Sviluppo Lavoro Italia) ha insistito su un punto cruciale:
«Le regole devono essere condizioni di libertà, non vincoli paralizzanti. Solo così permetteremo a imprese, amministrazioni e territori di reagire con tempestività».
A lei ha fatto eco Natale Forlani (Presidente INAPP – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche):
«Il vero nodo è culturale. Dobbiamo misurare le politiche sui risultati, non sulla sola spesa. Fabbisogno, competenze e valutazione sono i tre pilastri da cui ripartire».
Verso una “Costituente delle Competenze”
In chiusura, il Direttore Scientifico di Net Forum, Antonello Calvaruso, ha lanciato un’immagine potente: l’idea di una vera e propria Costituente delle Competenze. L’obiettivo è restituire senso a un termine spesso abusato: il fabbisogno. Collegandolo in modo organico alle politiche industriali, agricole, turistiche e formative, perché, come afferma Calvaruso: «competenza non è solo tecnica: è cultura, capacità di adattamento, visione».
In questa prospettiva si inserisce anche la piattaforma AppLi, il nuovo strumento del Ministero del Lavoro di cui ci ha parlato il Capo Dipartimento delle Politiche Attive del Ministero del Lavoro Vincenzo Caridi. Questo strumento, grazie all’intelligenza artificiale, propone percorsi personalizzati per i giovani, rafforzando il lavoro umano e l’orientamento.
Un’eredità condivisa
Il Summit di Roma ha raccolto e rilanciato la consegna che il Net Forum ha fatto al Paese: una visione chiara, fatta di:
- regole chiare e semplici,
- sinergie tra i diversi livelli istituzionali,
- investimento nelle competenze come capitale strategico,
- formazione come leva di benessere diffuso e competitività.
La direzione condivisa è quella di costruire un sistema capace di accompagnare persone e imprese nelle trasformazioni, misurando i risultati non in termini di spesa ma di impatto reale sulla vita delle persone.
Per prenotare una copia del Libro Bianco, puoi inviare la tua richiesta tramite la pagina del sito: https://www.s3studium.com/libro-bianco-del-net-forum-2025/
Approfondisci i temi, le esperienze e le proposte emerse durante il Summit con il book completo di sintesi e registrazioni delle sessioni dell’evento che si è svolto il 23 settembre al Senato.