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Innovazione e Apprendimento lancia la sfida dello SNAP Learning

di Giulia Calvaruso
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L’obiettivo è stimolare le aziende verso innovazioni di prodotto e organizzative, con particolare attenzione alla visione ecosistemica e alla co-creazione di valore 

Quella di Innovazione e Apprendimento srl è una storia che parte da lontano e che si è profondamente rinnovata grazie al contributo delle nuove leve, le quali hanno fatto tesoro della esperienza di chi li ha preceduti, l’hanno arricchita e sviluppata. Fin dagli anni ’90 del secolo passato la società si è occupata di consulenza e formazione, fornendo servizi per lo sviluppo sistemico di territori e organizzazioni. Alcuni dei progetti più significativi dei quali si è occupata sono stati «Qualità nell’Edilizia» (commissionato dalla Regione Campania); «Priorita & Oriento» (che è stato svolto insieme alla Provincia di Napoli); il servizio di Qualificazione per Fondimpresa (in collaborazione con l’Aif, Associazione Italiana Formatori); «I sentieri del formatore» (realizzato per gli oltre 70 responsabili sviluppo professionale dell’Inps). Ha sviluppato, inoltre, l’infrastruttura innovativa denominata Snap Learning (in collaborazione con R-Store) sulla quale si sta costruendo e rafforzando l’Ecosistema del lavoro e della formazione (al quale oggi partecipano oltre 150 agenzie formative e differenti portatori d’interessi tra istituzioni, ministeri e imprese). 

«Priorita & Oriento»  era rivolto ai disoccupati e agli inoccupati della Provincia di Napoli e mirato a valorizzare la persona e le sue capacità di reintegrazione nel mondo del lavoro. Si basava, in sostanza, sull’idea che fosse necessario non solo garantire competenze, ma anche capacità relazionali e consapevolezza dei propri talenti a chi era in cerca di un’occupazione, ai fini del miglioramento delle potenzialità di ricollocazione lavorativa. Questo percorso utilizzava metodi avanzati per sviluppare competenze sociali e professionali, contribuendo così a migliorare la qualità di vita e l’occupabilità dei partecipanti. 

Dal 2020, poi, Innovazione e Apprendimento progetta e gestisce il servizio di Qualificazione per Fondimpresa, riconosciuto dall’Aif, con il quale ha trasformato il tradizionale aggiornamento professionale in una comunità di apprendimento attiva, integrando tecnologie avanzate come webinar e sistemi di gestione di contenuti e idee. «Questo approccio – dicono in azienda – ha creato un sistema formativo che non solo eleva le competenze, ma che promuove senso di appartenenza, applicazione pratica delle conoscenze acquisite e cultura dell’innovazione». 

 

Ma quali sono gli obiettivi di tutte queste attività, al di là della specificità dei progetti e delle modalità concrete con le quali essi sono declinati e sono posti in essere? Quale è in sostanza il filo rosso che le accomuna? «Ci si propone – rispondono – di stimolare le aziende verso innovazioni di prodotto e organizzative, con particolare attenzione alla visione ecosistemica e alla co-creazione di valore attraverso la realizzazione di reti di cooperazione e collaborazione». Nell’ambito della formazione, per esempio, Innovazione e Apprendimento progetta e gestisce sistemi e metodologie di formazione innovativi ed efficaci, come il Training Factor Campus, che stimolano lo sviluppo e la crescita di territori, organizzazioni e persone. Nel settore della consulenza, poi, aiuta le aziende nella produzione o nell’introduzione di innovazioni tecnologiche o di processo, radicali o graduali. Relativamente alla qualificazione per Fondimpresa – un altro esempio – Innovazione e Apprendimento ha progettato un servizio rivolto alle agenzie formative e alle agenzie per il lavoro che rispondono alla Prassi Uni-Fondimpresa. «Questo servizio di aggiornamento professionale – spiegano – è riuscito a creare una comunità coesa e attiva». 

Gli interventi formativi mirano a sviluppare competenze strategiche e promuovere una cultura dell’innovazione, elementi vitali per garantire competitività e sviluppo sostenibile per le imprese italiane. Insieme con R-Store, negli ultimi anni, Innovazione e Apprendimento ha progettato e realizzato un’infrastruttura tecnologica, denominata Snap Learning, sulla quale si basa l’Ecosistema del lavoro e della formazione. L’infrastruttura consente una maggiore interazione tra attori e portatori d’interesse della formazione e la realizzazione di comunità aziendali e interaziendali, utili per progettare ed erogare una formazione più accessibile e soprattutto «multidimensionale», caratterizzata da attività congressuali, workshop, attività webinar, corsi on demand, attività social e sfide.

Ugo Calvaruso: un filosofo con la passione per la consulenza 

Un filosofo con la passione per la corrente di pensiero degli operaisti – «Ho intervistato Toni Negri a Parigi e ho dedicato la mia tesi di laurea ad approfondire le tematiche e il pensiero di Mario Tronti e degli altri» – che si occupa di consulenza e formazione. È il profilo di Ugo Calvaruso, 32 anni, napoletano che cura la parte di progettazione dei servizi formativi per Innovazione e Apprendimento.

Come ha iniziato?

«Mi sono laureato con lode in Scienze Filosofiche (laurea magistrale) all’Università Federico II di Napoli. Sono stato poi borsista presso l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici e presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Sono stato cultore di materia in Politiche sociali e Sociologia dell’Innovazione e questo certamente ha contribuito a mettere in relazione la mia formazione universitaria con i miei futuri interessi lavorativi. Ho conseguito un corso di perfezionamento in “Od Click” e un Master Executive in “Innovation Management and Digital Transformation”, integrando così la teoria filosofica con competenze avanzate per la consulenza e la gestione di progetti di sviluppo organizzativo, formazione, innovazione e trasformazione digitale, arricchendo il mio lavoro nel mondo aziendale con soluzioni strategiche».

Quali sono state le sue esperienze lavorative fino a oggi?

«Mi sono impegnato nello sviluppo di territori, organizzazioni e persone attraverso la creazione di nuove idee e la sperimentazione di approcci pratici innovativi. Come Training Manager e Innovation Manager presso diverse organizzazioni, ho sviluppato competenze significative nella gestione dei reparti di formazione e nell’implementazione di processi di innovazione digitale e organizzativa. Tra le mie responsabilità principali vi sono la progettazione di servizi formativi, la costruzione di ecosistemi phygital e il supporto nella realizzazione di piattaforme e-learning avanzate. In qualità di Training Manager di Innovazione e Apprendimento,inoltre, gestisco servizi di formazione complessi, progetti di innovazione e un ecosistema di 140 enti di formazione. Coordino il Percorso Formazione Formatori presso l’Aif – Associazione Italiana Formatori – gestendo lo sviluppo e il mantenimento di piattaforme digitali per l’apprendimento e la produzione di contenuti multimediali. Per S3.Studium progetto e implemento strategie per lo sviluppo di strategie, servizi innovativi e l’introduzione di tecnologie digitali per le sue aziende clienti. Ho inoltre lavorato, come consulente, per realtà importanti quali Il Fatto Quotidiano e Fondimpresa, dove mi sono occupato di scouting tecnologico, consulenza strategica per lo sviluppo di servizi digitali innovativi e coordinamento di corsi di formazione».

In che modo le è utile la formazione filosofica dei suoi anni universitari nel lavoro che svolge adesso?

«Un percorso di laurea come il mio forma al pensiero complesso e dunque alla ricerca di senso. In generale, gli studi umanistici preparano a confrontarsi con la complessità e questa è una caratteristica fomdamentale per chi si occupi di consulenza e formazione. Ci sono aspetti certamente tecnici, ma non può esaurirsi tutto nella tecnica».

Quanto sono importanti le tecnologie nella formazione?

«Certamente sono importanti, ma poi dipende tutto dal progetto, dal senso che vogliamo dare ad esso. Le tecnologie si possono utilizzare solo per ridurre i costi oppure per sostenere efficacia ed efficienza delle attività. La scelta compete a chi le adopera, come sempre».

Come definisce la formazione?

«Non è uguale all’apprendimento, ma è soprattutto stimolare ad apprendere. Competenze, abilità ed altro, per esempio capacità relazionali. E’ un processo complesso. Nell’ambito di Innovazione e Apprendimento, dove si è registrato negli anni più recenti un avvicendamento generazionale, cerchiamo di mettere in pratica il principio di innovare nella tradizione ai fini di realizzare percorsi, progetti e strategie di formazine e consulenza efficaci e complete».

Quale caratteristica è fondamentale, secondo la sua esperienza, per la riuscita di progetti formativi?

«La complementarità. Quando sei chiamato in causa, devi analizzare i fabbisogni organizzativi e territoriali e soggettivi e progettare un sistema di formazione. Disponiamo di innumerevoli strumenti e metodi per raggiungere obiettivi che definiamo nella fase di analisi. Lavoriamo su un criterio di complementarità quando, nella fase progettuale, selezioniamo strumenti e metodi con i committenti».

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