Maurizio Ferraris – I Martedì di S3.Studium: Quanto è smart lo smart working?

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Maurizio Ferraris è intervenuto durante il ciclo webinar “I Martedì di S3.Studium – Cambiamento Sociale e Organizzativo“, tenutosi tra aprile e luglio 2020. Maurizio Ferraris, Professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, ha discusso il tema: “Quanto è smart lo smart working?“.

Il Professore Maurizio Ferraris ha introdotto il tema dello smart working nei Martedì di S3.Studium, considerandone vari aspetti. Sintetizziamo il suo intervento con questa domanda: Smart working, opportunità o astuzia del capitale?

Smart working: chi e come può cogliere questa opportunità?

Secondo il Professore Maurizio Ferraris la crisi che stiamo vivendo ha aperto una riflessione sulle opportunità che lo smart working offre. Nei Martedì di S3.studium chiede: chi e come può cogliere questa opportunità?

«Per il web c’è stato un guadagno senza precedenti rispetto a tutte le epoche. Come in tutte le crisi viene accelerato un processo già in atto. Quello che è interessante è che l’accelerazione consente a questi fenomeni di essere molto più chiari ed evidenti, perché entrano nella nostra vita con forza e capacità», afferma Maurizio Ferraris.

«Oggi, tutti lavoriamo a distanza, e ci chiediamo se il lavoro sia più o meno smart. Come prima risposta diciamo che questo tipo di lavoro comporta una maggiore invasione nella vita privata, senza limiti di spazio e tempo al lavoro. Una volta infatti vi erano spazi, tempi e luoghi per il lavoro, al di fuori dei quali si svolgeva una questione misteriosa, che si chiamava vita. Adesso che quella differenza è venuta meno, in qualsiasi momento il lavoratore può essere raggiunto da una richiesta di lavoro. Dunque c’è molto più lavoro di un tempo», commenta il Professore Ferraris.

Smart working: ennesima “astuzia” del capitale? 

Durante I Martedì di S3.Studium, il Professor Maurizio Ferraris ha riflettuto sul tema del lavoro e dello smart working come ennesima astuzia del capitale.

«A questo punto, affermiamo che lo smart working è un’ennesima “astuzia” del capitale, un’entità astratta, malvagia, che decide di far lavorare tutti in qualsiasi momento, realizzando un’ottimizzazione su diversi aspetti rispetto a prima. Personalmente non vedo nel capitale un soggetto astratto che mette in atto strategie e progetti. Il capitale c’è, ma la capitalizzazione esiste anche per capitalizzare le esperienze».

Guarda la pillola di Maurizio Ferraris durante I Martedì di S3.Studium: Quanto è smart lo smart working?

I Martedì di S3.Studium
Maurizio Ferraris: Quanto è smart lo Smart Working? 

Durante I Martedì di S3.Studium, Maurizio Ferraris ha affermato che bisogna andare oltre “l’astuzia” e considerare una via “più lunga” che contempli altri aspetti dello smart working:

  1. Lo smart working e il tempo della vita e del lavoro.
  2. Lo smart working e il nuovo capitale.
  3. Lo smart working e il welfare digitale.

1. Lo smart working e il tempo della vita e del lavoro

Secondo il Professore Maurizio Ferraris: «Questa distinzione ha un’origine abbastanza recente. Nella società pre-industriale del 1700 non esisteva questa differenza di cui oggi lamentiamo la mancanza. Ma questo problema è facilmente risolvibile con delle regolamentazioni etiche. In Germania, per esempio, di regola non si risponde alle mail di lavoro durante il weekend, in Italia invece rispondiamo in qualsiasi momento. Un modo, dunque, per affrontare la questione del lavoro sarebbe definire delle regole».

2. Lo smart working e il nuovo capitale


«Accanto alla trasformazione del lavoro classico vi è la creazione di un nuovo lavoro che ancora non sappiamo cosa sia, perchè non conosciamo il capitale del XXI secolo. Questo capitale non è quello finanziario, oggi, mentre le borse sono in calo, le piattaforme stabiliscono un rapporto tra gli utenti del web di qualsiasi genere, età, e categoria (lavoratore, non lavoratore, etc.)», afferma il Professor Maurizio Ferraris.

«Già Marx scriveva che l’operaio industriale, rispetto al servo della gleba, viveva una situazione equivoca. Il servo, infatti, disponendo di due campi, il suo e quello del padrone, sapeva bene quando lavorava per sé e quando per il padrone. L’operaio industriale, invece, non sa fino a che punto lavora per sé o per il padrone. Questo perché vende ore di lavoro piuttosto che prodotti», aggiunge Maurizio Ferraris.

«Oggi, anche in virtù dello smart working, tutti per 24 ore al giorno si collegano al web, anche anziani e bambini. Tutti, dunque, smanettando su computer e cellulari a qualsiasi ora, anche di notte, producono valore, esattamente come un qualsiasi lavoratore. Lo scambio tra l’utente e la piattaforma sembra equo, perché offre gratuitamente prestazioni o servizi all’utente mentre l’utente “cede servizi, informazioni, etc. Ma, in realtà, nonostante la piattaforma possa fornire un’infinità di cose, riceve in cambio molto più di quanto noi possiamo usufruire».

3. Lo smart working e il welfare digitale

Per il Filosofo Maurizio Ferraris «Tutto questo deve essere riconosciuto come lavoro, e di fatto secondo la teoria marxiana lo è, e potrebbe essere riconvertito in “welfare digitale”. Mentre le borse calano, le piattaforme incrementano il loro giro d’affari. Soprattutto con lo smart working il risultato è stato che il capitale digitale non sta distruggendo il paese, anzi lo sta salvando. In questo caso è addirittura una risorsa preziosa».

«La cosa importante è capire quali sono le nuove forme di lavoro non ancora concepite, perché vi è una produzione di valore enorme, quindi bisogna capire come trasformare questa crisi in opportunità. In Occidente a differenza dell’Oriente, infatti, le piattaforme sono private e pagano poche tasse, dunque ci guadagnano tanto, ma restituiscono poco», conclude il Filosofo Maurizio Ferraris.

Maurizio Ferraris - martedì di s3.studium
Maurizio Ferraris

I Martedì di S.3Studium

I Martedì di S3.Studium sono un ciclo di webinar sul cambiamento nati, durante un periodo particolare della nostra storia moderna che ha visto l’imporsi dello smart working, per riflettere su una serie di elementi macro, organizzativi e personali che caratterizzano il forte  Cambiamento Sociale e Organizzativo a cui siamo sottoposti.

Partecipazione e proposte

In questo primo ciclo di webinar sul cambiamento, proposto dalla S3.Studium, sono intervenuti docenti universitari, professionisti, manager, politici ed esperti di differenti settori che – insieme a voi – hanno ragionato sugli argomenti sopracitati, osservandoli da diverse angolazioni. Hanno presenziato oltre 500 partecipanti di cui circa 80 presenze costanti e 40 variabili a seconda degli argomenti. Sono intervenuti, oltre ai 17 relatori, 40 discussant che, con le loro idee, hanno arricchito le tesi iniziali dei relatori con spunti originali sempre di notevole interesse.

L’accelerazione che ha subito il cambiamento, sotto la spinta del Covid 19, ci ha indotto a focalizzare l’attenzione sulle principali criticità e, insieme, abbiamo immaginato soluzioni concrete che possono ora diventare proposte interessanti da presentare agli stakeholder in un momento estremamente propizio quale quello attuale.

Guarda gli interventi degli altri relatori per I Martedì di S3.Studium

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